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Un'intera giornata dedicata alla riflessione, al confronto e alla condivisione di esperienze attorno alla Riabilitazione Equestre, attraverso testimonianze, contributi scientifici e apporti tecnico-giuridici: è quanto si è svolto oggi, venerdì 16 maggio 2025, ad Aosta presso la Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, con il convegno “La Riabilitazione Equestre: contributi teorici e proposte applicative”, promosso da AVRES Onlus, con il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il patrocinio dell’Università della Valle d’Aosta.

La giornata di inseriva nel percorso di sensibilizzazione e formazione su una disciplina terapeutica in continua espansione, che integra il lavoro clinico con la relazione tra uomo e cavallo. La Riabilitazione Equestre, infatti, rappresenta oggi un valido strumento di supporto per persone con disabilità motorie, disturbi dello spettro autistico e altre fragilità, grazie al coinvolgimento multidisciplinare di figure sanitarie, educative e veterinarie.

Ad aprire i lavori è stata Giovanna Rabbia Piccolo, Presidente dell’Associazione AVRES Onlus di Nus, che  che ha ricordato il senso dell'iniziativa: “Questa è una giornata di incontro e confronto, teorico e pratico. Portiamo in condivisione un’esperienza maturata in 35 anni di attività sul territorio, insieme ad un’équipe strutturata e a un insieme di collaborazioni e reti nazionali che negli anni hanno permesso di costruire un network importante di specialisti ed esperienze: un patrimonio costruito passo dopo passo al fianco di persone con fragilità. Questa giornata rappresenta una tappa importante di formazione e confronto, utile ad approfondire alcuni aspetti. Dovessimo parlare del lavoro fatto in questi 35 anni non basterebbero due giorni, oggi è importante affrontare in modo scientifico questa tipologia di intervento che in Valle d’Aosta è ben radicata e continua il suo percorso, senza dimenticare il valore della relazione, della perseveranza e dell’impegno che caratterizza queste discipline”.

Accanto a lei, l’Assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, ha sottolineato il valore sociale del lavoro svolto da AVRES evidenziando che la multidisciplinarietà è sempre più il modello che la Regione applica nelle attività rivolte alle persone con disabilità che sono al centro della revisione della legge regionale 14/1998 già avviata in un complesso percorso di concertazione, per giungere al potenziamento dell’attuale sistema regionale di interventi e servizi in favore delle persone con disabilità, con il conseguente aumento delle possibilità di autodeterminazione previste dalla normativa. L’Assessore Marzi ha poi aggiunto che l’associazione AVRES svolge nella nostra regione attività a favore delle persone con disabilità che l’Amministrazione regionale sostiene e intende continuare a sostenere, poiché sono molte oggi le persone che possono fruire dei benefici indotti dalla riabilitazione equestre che accresce il benessere, l’autostima, l’autonomia della persona e lo sviluppo delle abilità cognitive, nell’ambito dei progetti di vita delle persone con disabilità.

Anche il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha evidenziato l’importanza del volontariato come motore del cambiamento culturale sottolineando che in Valle d’Aosta ci sono 220 associazioni di volontariato che operano con spirito di servizio. L’ Avres è una di queste realtà che ogni giorno lavora con dedizione, ha poi aggiunto il Presidente Testolin, evidenziando come sia compito delle istituzioni accompagnare questi percorsi, anche sul piano tecnico e normativo.

La giornata ha visto alternarsi relatori e professionisti di altissimo profilo. Il neuropsichiatra infantile Giovanni Voltolin, moderatore e relatore, ha ribadito l’obiettivo del convegno: “Offrire strumenti teorici ma soprattutto indicazioni utili nella prassi quotidiana, affrontando le tematiche psicologiche, cliniche, pedagogiche e organizzative che ruotano intorno alla Riabilitazione Equestre.”

In apertura,  Giuseppe Barbiero, dell’Università della Valle d’Aosta, ha presentato il lavoro del Laboratorio di Ecologia Affettiva dell’Università della Valle d’Aosta, evidenziando come gli Interventi Assistiti con Animali (IAA) si inseriscono in una più ampia visione eco-biologica, a fianco di pratiche come l’educazione all’aperto e le terapie forestali.

Nel corso della giornata si sono affrontati temi come l’applicazione della Riabilitazione Equestre in soggetti con disabilità motorie e nei disturbi dello spettro autistico (Anna Pasquinelli e Giovanna Mazzotta), la simbologia del cavallo nella letteratura per l’infanzia con il ricercatore dell’UniVdA Fabrizio Bertolino, e l’attuale quadro normativo sugli IAA con Enrica Ceola del Centro di referenza nazionale per gli IAA.

Sono seguiti gli interventi del team AVRES di Nus, composto da Erica Biscaro, Monica Biscaro, Monica Martignoni, che hanno  illustrato l’esperienza in campo dell’ AVRES ONLUS di Nus, tra protocolli applicati e strumenti adottati nel proprio Centro di Riabilitazione Equestre, portando in evidenza la forza dell’esperienza quotidiana e il valore relazionale dell’attività con il cavallo. A chiudere il pomeriggio Elena Rondi, del Centro di Riabilitazione Equestre “Sogni e Cavalli onlus”, che ha raccontato alla platea la bella esperienza nata da un progetto avviato nel proprio agriturismo. Da qui nasce l’Associazione fondata nel 2001 insieme a volontari e famiglie con figli disabili. Nel 2016 è stato costruito l’attuale centro che comprende scuderia, struttura coperta, campo esterno, paddocks, uffici, spogliatoi, servizi, locali comuni, parcheggio, parco giochi, area pic-nic, orto e bosco. Un approccio e una storia che mettono al centro la forza di volontà e tutto il valore della relazione.

Il convegno ha rappresentato un momento di crescita condivisa per operatori, volontari, medici, educatori e figure sanitarie, nella convinzione che la relazione con l’animale, se ben guidata, possa trasformarsi in un potente strumento di cura, inclusione e consapevolezza.